A flower's collection 500 years old

Alma Mater Studiorum/Biblioteca Universitaria di Bologna Alma Mater Studiorum/Biblioteca Universitaria di Bologna

A collection of pressed flowers taken from the hillsides of Bologna 500 years ago is unlocking knowledge about how the climate crisis and human migration is changing landscapes in northern Italy. Picked between 1551 and 1586 by the Renaissance naturalist Ulisse Aldrovandi, the 5,000 delicately cut and dried plants form one of the richest collections of its time. Aldrovandi’s original purpose was to identify plant species and understand which could be used for pharmaceutical purposes. Nearly half a millennium later, his carefully pressed specimens are helping botanists document the enormous changes that have taken place in the surrounding landscapes, according to new research published by the Royal Society. During Aldrovandi’s time, Bologna’s hills were rich in species that are threatened or have even disappeared today, such as motherwort, which was used for medicinal purposes and is now likely extinct in the region. The total number of the species has increased since 1500s, but the quality of the flora has decreased, with many rarer species declining, researchers said. The Italian population increased by 560 percent during the study period. Aldrovandi’s herbarium is made up of 15 books, each containing up to 580 specimens glued to sheets. The collection includes notes on species’ frequency, abundance, ecology, local names and uses in folk medicine. Researchers believe it is the oldest example of a herbarium containing such detailed notes. “From a historical and scientific perspective”, the researchers write, “the importance of this herbarium is inestimable.”

Dai colli Bolognesi, è stata trovata una collezione di fiori pressati di 500 anni fa. Questa raccolta rivela molto sulla crisi climatica e sulla migrazione umana del passato e su come sta cambiando il passeggio dal Nord Italia. Questi fiori furono raccolti dal 1551 al 1586 da un naturalista, Ulisse Aldrovandi, durante il Rinascimento. La collezione è composta da 5.000 fiori e piante. Aldrovandi ebbe questa collezione perché volle identificare queste piante e capire se avessero qualche uso agricolo. La sua ricerca e questi fiori pressati stanno ora aiutando i botanici nella loro ricerca degli enormi cambiamenti avvenuti nel corso di 500 anni, in particolare con il cambiamento nel paesaggio. La loro ricerca è pubblicata dalla Royal Society. Quando Aldrovandi visse, le colline bolognesi furono ricche di flora. Ci furono una varietà di specie che ora sono in pericolo di estinzione o già estinte. Ad esempio, un tipo di pianta conosciuta come “erba madre” fu utilizzata in medicina, ma i ricercatori credono che sia estinta. Dal 1500, il numero delle varietà floreali è aumentato ma la qualità della flora è diminuita. Secondo i ricercatori, le specie rare sono sull’orlo dell’estinzione. Allo stesso tempo, la popolazione di questa zona è aumentata del 580%. L'erbario di Aldrovandi consiste di 15 libri. Ogni libro ha circa 580 esempi. I libri contengono anche la descrizione delle specie, quando crescono, la bontà, l'ecologia, i nomi locali e gli usi medicinali. I ricercatori pensano che questi libri siano l'erbario più antico che esista soprattutto con le note e tanti dettagli. I ricercatori hanno dichiarato la grande importanza di questo erbario, soprattutto dal punto di vista storico e scientifico.