A New Discovery in Pompeii: An Italy That Keeps Surprising

A large gravestone in the popular and beautiful Pompeii archaeological area was recently discovered. In the San Paolino area, during the excavations in a building’s foundation, a monumental marble tomb which, most probably, belonged to an ancient manager of gladiatorial shows held in the amphitheater was uncovered. Evidently considered an important person, he was given a long inscription on marble which reveals aspects of the history of Pompeii and, almost certainly, the name of the man buried. The name is Gnaeus Alleo Nigidius Maio, nicknamed “Prince” of the colony in gratitude for the grandiose shows organized in the city; a city which is very famous today, but probably was considered just another small town in the past. Considering the type and content of the inscription, it is highly probable that this tomb belonged to the great frieze depicting Gladiators now preserved in the National Archaeological Museum of Naples, which currently don’t have clear origin dates or backgrounds. During the excavations in Pompeii, visible traces of streaks and ruts of wagons escaping from the famous volcanic eruption in 79 B.C. were also found. This analysis is connected to the discovery of skeletons, not far from there.

All this makes the unexpected and extraordinary finding unique and very interesting. The excavations will continue, especially in the areas with increased presence of public buildings and other major projects. Excavations that will hopefully bring to light other important monuments that further enhance a site already unique in the world.

Un nuovo ritrovamento a Pompei. Un’Italia che non finisce mai di sorprendere.

E’ di recentissima scoperta una grande lapide funeraria nella famosa e visitatissima area archeologica di Pompei. Nella zona di San Paolino, durante i lavori di scavo per il controllo delle fondamenta di un edificio da destinarsi a Biblioteca della Soprintendenza nel prossimo autunno, è stata rinvenuta una tomba monumentale marmorea che, con molte probabilità, è appartenuta ad un antico impresario di spettacoli di gladiatori che si tenevano nell’Anfiteatro. Evidentemente considerata una persona di prestigio, gli è stata dedicata una lunga epigrafe su marmo che rivela aspetti della storia pompeiana e, quasi sicuramente, il nome dell’uomo sepolto. La persona citata è Gneo Alleo Nigidio Maio, soprannominato anche “principe” della colonia, in segno di  gratitudine per i grandiosi spettacoli che organizzava nella città, che seppure famosissima oggigiorno, in epoca romana doveva essere una cittadina secondaria, data la mancanza di fonti relative.

Considerando la tipologia e il contenuto dell’iscrizione dell’epigrafe, è molto probabile che a questa tomba appartenga il grande fregio con scene di gladiatori conservato nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di cui non sono ancora chiare origini e provenienza.

Durante i lavori di scavo, sono state ritrovate anche tracce leggibili di pompeiani in fuga dalla famosa eruzione del 79 a.C. Infatti, al di sopra dello strato di oltre due metri di lapillo che copriva questa parte della città antica, sono visibili striature e solchi di carri. Quest’analisi è da porsi in relazione con il rinvenimento, poco lontano, di scheletri a una quota più alta da quella di frequentazione dei romani.

Tutto questo rende l’inaspettato, fortuito e straordinario ritrovamento davvero unico ed oltremodo interessante. 

Gli scavi continueranno soprattutto nelle aree con maggiore presenza di edifici pubblici, continuando un grande progetto che probabilmente porterà alla luce altri importanti monumenti e che valorizzerà ulteriormente un sito già unico al mondo.